Elisa Risi
134!
forme geometriche e colori diversi cuciti insieme in una grande composizione. Il suo atelier,
che porta il nome di “Laboratorio Simultaneo”, vede nascere le sue prime creazioni di sartoria
intrise delle tecniche artistiche che la contraddistinguono. Sonia Delaunay crea non solo abiti
ma anche accessori vari come sciarpe, borse, cappelli, con disegni geometrici e colori basati
sulla legge ottica dei contrasti simultanei.
38
Questo tipo di effetto ottico (che ha luogo
soprattutto accostando i colori complementari) si ottiene quando si accostano tinte tra loro
opposte, che se avvicinate aumentano la propria luminosità. Da questo momento e per tutti
gli anni Venti la pittrice si dedica alla creazione nel campo della moda. Contemporaneamente
a questa attività continua a dipingere considerando la pittura e la moda due campi
strettamente connessi. “Per lei creare un abito era un modo per esprimere la sua arte, non un
mezzo per avviare una tendenza della moda. I suoi vividi dipinti astratti decorano i tessuti e
i suoi abiti […]”.
39
Da questo legame nascono i celebri abiti simultanei, caratterizzati da colori
luminosi e da una forma e un taglio molto semplici, che mettono in particolare risalto le
composizioni geometriche e il cromatismo (fig. 6).
Gli abiti creati sono di tendenza astratta e presentano l’utilizzo di stoffe stampate che
richiamano fedelmente il suo stile pittorico. Si può evincere come questa illustre donna si
inscriva contemporaneamente in più tipologie e pratiche del collezionismo tessile al
femminile. Sonia Delaunay è stilista e artista, creatrice di collezioni che sono al tempo stesso
sia emblematiche per la storia della moda, in quanto influiranno in modo determinante sugli
stilisti delle successive generazioni, sia determinanti per il patrimonio della storia dell’arte.
L’influenza delle avanguardie storiche segna profondamente anche il percorso di Elsa
Schiaparelli che debutta nel mondo della moda come creatrice di abbigliamento sportivo e
da spiaggia. La stilista allarga la sua attività fino ad includere abbigliamento di città e abiti da
sera, diventando rapidamente una delle firme più celebri della haute couture.
40
È il suo
rapporto con gli artisti delle avanguardie storiche, in particolar modo del Dadaismo e del
Surrealismo, che le permette di creare uno stile inimitabile, creativo e aperto alle
contaminazioni artistiche che nascono dal legame che unisce i due universi, moda e arte. Elsa
Schiaparelli (1890-1973) nasce a Roma, dove trascorre l’infanzia, da una famiglia di
intellettuali di origine piemontese; sin da giovane viaggia moltissimo. Si stabilisce dapprima
a New York e successivamente a Parigi, dove, incoraggiata dal celebre stilista Paul Poiret, nel
1927 fonda la sua prima boutique in rue Cambon e si lancia nel mondo della creazione di
moda. Nel 1933 inaugura un nuovo atelier a Londra e nel 1935 sposta la boutique parigina
in Place Vendôme.
41
Negli anni Trenta domina la moda con una grande intuitività e con un
acume che le permettono di precorrere i tempi in modo brillante. Determinante è l’attenzione
che pone lungo tutta la sua carriera ai nuovi sviluppi delle arti e della tecnologia.
42
Tra gli anni
Venti e il 1954 (anno di chiusura dell’atelier) Elsa Schiaparelli collabora a fianco di Christian
Bérard, Jean Cocteau, Salvador Dalì, Francis Picabia, Man Ray, Marchel Duchamp, creando
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
38
A. Cocchi, La moda di Sonia Delaunay, articolo consultato il 18 novembre 2015 e pubblicato nel blog
Geometrie Fluide (http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=avanguardie-900&prod=sonia-dealunay-
moda), di seguito la bibliografia del testo: V. Maugeri A. Paffumi, Storia della moda e del costume, Firenze, Calderini
Editore, 2005; L. Kybalovà, O. Herbenovà, M. Lamarovà, Enciclopedia illustrata del costume, La Spezia, F.lli Melita
Editore, 1988; C. Giorgetti, Manuale di Storia del Costume e della Moda, Firenze, Cantini Gruppo D'Adamo Editore;
E. Morini, Storia della moda XVIII-XX secolo, Ginevra-Milano, Skira editore, 2006; F. Podreider, Guida alla raccolta
di stoffe di Rosa Genoni, Podreider, Dattiloscritto, Archivio Storico della Società Umanitaria di Milano; C. Bertelli,
M. Robilant, F. Filippi, L. Lecci, P. Valenti, La storia dell'arte. Vol. 5 Novecento e oltre, Milano, Torino, Edizioni
scolastiche Bruno Mondadori, 2010; G. Dorfles, A. Vettese, Arti visive. Il Novecento. Protagonisti e movimenti,
Bergamo, Atlas editore, 1999; AA.VV, La nuova Enciclopedia dell'Arte Garzanti, Garzanti editore, 1986.
39
Dalla collezione del Kyoto Costume Institute, La Moda, op. cit., p. 467.
40
Per il contesto storico e della cultura della moda in cui si innesta Elsa Schiaparelli cf. Dalla collezione del
Kyoto Costume Institute, La Moda, op. cit., p. 335.
41
Per la biografia di Elsa Schiaparelli cf. Archivi della Moda del Novecento, Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo, direzione generale per gli archivi, in collaborazione con ANAI, approfondimento:
Schiaparelli Elsa.
42
Sul rapporto tra Elsa Schiaparelli, l’arte e la tecnologia cf. Dalla collezione del Kyoto Costume Institute,
La Moda, op. cit., p. 483.